Facile come spingere un autobus in salita (da soli)

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MichelaZ
icon2  view post Posted on 12/1/2012, 20:55




Parlo di scrivere ovviamente.
Sai cosa vorresti scrivere, le distrazioni dopo un po' riesci a evitarle, hai perfino un po' di tempo, ma miseria ladra se riesci a scrivere.
Sembra di nuotare nella melassa, o di mettere in moto a spinta un macchinario enorme.

Succede anche a voi?
Cosa fate quando capita? Suggerimenti?
Col tempo diventa più facile?

Ho provato pure a mettere in fila parole a casaccio tanto per prendere il via, ma mica funziona. Uff <_<
 
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view post Posted on 12/1/2012, 22:39
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"Ecate, figlia mia..."

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Evidentemente non sei una scrittrice a comando. Sei come me, scrivi quando ti senti di farlo, senza forzature esterne o interne. Se ti forzi a farlo non combini niente, o se combini qualcosa lo fai male.

Fai come faccio io: non forzarti. Nel mio caso ci sono cose bloccate da mesi, ancora non finite. Pensa che ad alcuni racconti manca solo un finale e la revisione, e non lo faccio appunto perché non sento la spinta a farlo.
 
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MichelaZ
view post Posted on 12/1/2012, 22:42




Che ti devo dire... forse hai ragione... ma se vado avanti così ci posso rinunciare del tutto.
Per carità si vive lo stesso... però...
 
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view post Posted on 12/1/2012, 22:45
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CITAZIONE (MichelaZ @ 12/1/2012, 22:42) 
Che ti devo dire... forse hai ragione... ma se vado avanti così ci posso rinunciare del tutto.
Per carità si vive lo stesso... però...

Perché "rinunciare"? Devi solo rispettare i tuoi tempi, la tua natura. Se poi non ritorni a scrivere, vuol dire che non ci eri portata, che la creatività narrativa non era una cosa "naturale".
 
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MichelaZ
view post Posted on 12/1/2012, 22:46




E quella cosa di 1% inspiration, 99% transpiration? :P
Grazie comunque... :) Però per come la vedo io le cose vanno un po' forzate ad andare come vogliamo noi, rispettare troppoi nostri tempi non ci fa bene :)
 
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view post Posted on 13/1/2012, 01:05
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CITAZIONE (MichelaZ @ 12/1/2012, 22:46) 
Grazie comunque... :)

Che grazie? Non te la cavi con così poco. Devi sposarmi :sisi:

CITAZIONE
Però per come la vedo io le cose vanno un po' forzate ad andare come vogliamo noi, rispettare troppoi nostri tempi non ci fa bene :)

La mia filosofia è diversa. Siamo schiavi delle nostre nature, ed è giusto che sia così. Quindi andare contro a queste leggi è sempre controproducente :saggio:
 
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MichelaZ
view post Posted on 13/1/2012, 01:10




CITAZIONE (Gargaros @ 13/1/2012, 01:05) 
CITAZIONE (MichelaZ @ 12/1/2012, 22:46) 
Grazie comunque... :)

Che grazie? Non te la cavi con così poco. Devi sposarmi :sisi:

Nah... non ti odio abbastanza :)


CITAZIONE (Gargaros @ 13/1/2012, 01:05) 
La mia filosofia è diversa. Siamo schiavi delle nostre nature, ed è giusto che sia così. Quindi andare contro a queste leggi è sempre controproducente :saggio:

Oddio forse visti i risultati hai ragione tu...
 
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Alessanto
view post Posted on 13/1/2012, 07:52




Anch'io sono di quelli che pensa che le cose vadano un po' forzate. Ma più come "azione" di scrittura: secondo me è utile anche sedersi e fare qualcosa di inerente la scrittura (revisionare, rileggere, fare qualche ricerchina, dare un'occhiata agli spunti...)
Sedersi col pensiero "adesso scrivo" è controproducente.

E poi, a mio avviso, non bisogna confondere il non riuscire con il non potere. Mi spiego. Se uno lavora dalla mattina alla sera, a casa ha una famiglia, deve proparare pasti e figli, baliare il partner come si può pensare di sedersi e avere la mente sgombra a sufficienza per scrivere? Quelli che dicono, e ce ne sono molti nei libri, che scrivomo se non lo fate non siete portati non hanno mai dovuto approcciarsi con la vita vera.
Mettere giù, anche una pagina, è, mentalmente, faticoso e se la vita ti porta a ragionare su altro, virare verso al scrittura è difficile. Le energia che ognuno di noi ha non sono infinite.
Ci sono quelli scrivono la notte; fanno le tre e...beati loro. Ma io non posso farlo, altrimenti l'indomani mi sveglio col mal di testa e impossibilitato a compiere il lavoro al meglio (lavoro che vengo pagato per farlo al meglio)

Purtroppo non ho ricette, anche perché in parte questa cosa la sto vivendo sulla mia pelle. La soluzione che ho trovato è cercare quanto meno di pensare alla scrittura trascrivendo spunti e buttare giù, anche poche righe, quando posso (a mano, mandandomi pezzi via e-mail, come note nel telefonino)
 
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MichelaZ
view post Posted on 13/1/2012, 09:50




Ieri in un commento in qualche blog ho letto di una persona che fa come te, magari anche solo due righe sul telefonino, ma tutti i giorni.
Ci voglio provare. Sono sicura che anche se non è la soluzione può aiutare.
Mi auguro che col tempo mettere in moto questo baraccone diventi più facile...
 
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view post Posted on 13/1/2012, 13:22
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Guardate che io non dicevo accularsi su una sedia e incrociare le mani aspettando che la voglia di scrivere arrivi da sé :asd:

In pratica uno scrittore scrive sempre, anche solo scarabocchiando qualcosa su un taccuino. Mi riferivo allo stendere narrativa complessa e completa.
 
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Alessanto
view post Posted on 13/1/2012, 13:54




CITAZIONE (Gargaros @ 13/1/2012, 13:22) 
Guardate che io non dicevo accularsi su una sedia e incrociare le mani aspettando che la voglia di scrivere arrivi da sé :asd:

In pratica uno scrittore scrive sempre, anche solo scarabocchiando qualcosa su un taccuino. Mi riferivo allo stendere narrativa complessa e completa.

Mi piace "accularsi"!
 
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michele schirinzi
view post Posted on 13/1/2012, 14:18




Sto leggendo un libro molto interessante, di una filosofa (italiana! ma che insegna a Parigi... :(), che si chiama "Estensione del dominio della manipolazione". La tesi, in estrema sintesi (e semplificando un po'), è che i valori appresi nel mondo del lavoro, orientati al raggiungimento degli obiettivi (spesso imposti, talvolta autoimposti) generano valori simili anche nella vita reale (ormai così impoverita di valori ). Rincorriamo un'esistenza in caccia del successo e fatalmente, non raggiungendolo come vorremmo, ci esponiamo più facilmente alla sconfitta. Con sensi di colpa, depressioni, nevrosi... Se la scrittura diventa un obiettivo da raggiungere, anziché un piacere, forse potremmo riflettere se abbiamo esteso il dominio della manipolazione alle nostre vite private. Oppure no. Qualcuno magari ne è immune.

PS. Io combatto la crisi creativa scrivendo cose antipatiche, ma vere, su certi forum. ;)
 
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Piscu
view post Posted on 16/1/2012, 19:18




personalmente ritengo molto utili le scadenze (e quindi, in questo senso, i concorsi) che aiutano a cadenzare il lavoro. idee/progetti "in corso" ne ho parecchi, ma riesco a portarne a termine solo uno per volta, e mi serve avere una scadenza fissa (anche autimposta) per riuscire a lavorare costantemente. di solito comunque fatico molto nelle fasi iniziali, mentre superata la metà procedo invece sempre più veloce e di solito finisco anche prima di quanto preventivato.

quindi, non credo che le cose vadano "forzate" troppo, soprattutto se a causa del lavoro o di altri impegni ci si ritrova con poco tempo o forze, perché la scrittura assorbe molte risorse "mentali", ma allo stesso tempo penso sia necessaria una certa sistematicità, perché altrimenti si rischia di non concludere mai niente.
 
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Munzic Reload
view post Posted on 16/3/2012, 19:40





Io la penso proprio come il Piscolo. Aspettare solo la magica ispirazione ti fa produrre molto poco.

Darsi delle regole o scadenze risulta molto più produttivo.
Io scrivo quasi tutte le mattine da tre anni, ormai.
E ogni tanto capita di partire senza averne voglia. Ma difficilmente concludo la session senza aver combinato nulla.
A volte mi scaldo e poi carburo alla grande (secondo i miei standard valutativi), a volte magari produco meno del solito. Ma il lavoro procede, a piccoli passi, ma procede.
È come lo sport, meno ne pratichi e meno hai voglia di farne.

Scrivere è costanza e allenamento continuo. Sei poi sei anche ispirato, allora spacchi!
 
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MichelaZ
view post Posted on 16/3/2012, 22:42




In effetti sembra sensato :)
 
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14 replies since 12/1/2012, 20:55   150 views
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